È un periodo di grande attività per il Gruppo Divulgazione del Comitato Locale AISF UNIMI! Risalgono ormai al settembre scorso i primi contatti con il gruppo PLS (Piano Lauree Scientifiche) del dipartimento che, in particolare, fa capo alle persone di Marco Giliberti, Marina Carpineti e Nicola Ludwig. Il connubio è risultato perfetto: AISF aveva tanti volontari pronti a mettersi in gioco, il PLS degli esperimenti che nessuno aveva il tempo di collaudare.

Stiamo parlando, in particolare, di alcuni kit appartenenti al progetto TEMI, un’iniziativa pensata per gli insegnanti dei licei e volta a spiegare loro come affrontare una didattica fondata sull’engage. Lo scopo dei kit svolti da AISF, infatti, è quello di stravolgere l’approccio alla Fisica con cui i ragazzi sono in genere abituati a lavorare durante le ore di scuola. Non più un metodo frontale, fondato sull’ipse dixit, ma l’opposto, il modus operandi del vero scienziato. I ragazzi sono stati messi di fronte ad un fenomeno curioso ed apparentemente difficile da spiegare e sono stati chiamati, attraverso un percorso guidato formato da tanti piccoli esperimenti, a formulare da soli un modello che riuscisse a descriverlo.

Le tematiche approfondite sono state la luce (in particolare la percezione dei colori), il moto armonico e l’elettromagnetismo, con un focus sulle correnti indotte. Ad affrontare l’impresa sono stati chiamati, per due pomeriggi intensi, una quarantina di ragazzi di quarta e quinta liceo provenienti da diverse zone della Lombardia (non solo Milano, ma anche Tradate, Crema, Gallarate e Lodi). Ci siamo messi tutti in gioco: i ragazzi, chiamati ad azzerare le conoscenze pregresse e a pensare, ma anche noi, che abbiamo avuto il compito di guidarli nella comprensione del fenomeno senza cadere nella tentazione, nei momenti di stallo e di difficoltà, di rivelare loro ciò che stava succedendo. È stato difficile, ma i risultati sono stati più che soddisfacenti: abbiamo avuto a che fare con dei ragazzi davvero brillanti e anche, perché no, simpatici. Ma i più contenti sono stati, per fortuna, proprio loro e i loro docenti: abbiamo avuto riscontri positivi da tutte le scuole. Sono stati tutti entusiasti e ci hanno incoraggiato a riproporre l’evento nei prossimi anni. L’invito, di sicuro, non cadrà nel vuoto.

Tutti entusiasti, sì, compresi i membri del PLS che, quando hanno ricevuto la proposta di una scuola media milanese di partecipare ad un laboratorio sui colori, hanno pensato subito a noi. Nonostante il kit utilizzato con i nuovi 26 bambini fosse ben noto, questa volta le sfide sono state altre. Le conoscenze di fisica, sulla luce e i sui colori della gran parte dei ragazzini delle scuole medie, abbiamo notato, sono quasi nulle ed è stato quindi molto complesso cercar di dare loro una spiegazione realistica del fenomeno senza usare il gergo complicato tipico dei fisici. Ma, grazie anche all’aiuto di un’introduzione della già citata professoressa Carpineti, anche questa volta i risultati sono stati profondamente apprezzati. Ciò che invece apprezziamo noi, di questi ragazzi, è l’approccio alla scoperta. Se dei liceali ci ha colpito l’acume, di questi abbiamo adorato la capacità di stupirsi. Ci ha molto motivato il coro di “Oooh” davanti ad ogni “trucco” con le luci ed è bello pensare che il riassunto della giornata sia una frase usata da una bambina: “Ma questa non è una lezione, è uno spettacolo!”.

Prima di concludere, non possono mancare i ringraziamenti per i ragazzi del Gruppo Divulgazione, che coordino un po’ orgogliosamente, che hanno speso tanto tempo per la realizzazione di tutto quello che vi ho raccontato. Ne dovrei citare tanti, ma mi limito ai collaboratori principali: Elisa Albanese, Mara Barani, Luca Colombo Gomez, Rossana Droghetti, Vittorio Erba, Beatrice Jelmini e Pietro Vahramian. Se avete qualche curiosità sugli esperimenti stessi o di qualsiasi altro tipo o se avete bisogno di approfondimenti, non esitate a contattarci!

E adesso? Non crederete che staremo con le mani in mano fino all’anno prossimo? Bolle già in pentola una serie di aperitivi con i professori, ma questa è un’altra storia! A presto!

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