Sette giorni a ICPS 2015 - Zagreb

Foto di gruppo ICPS2017

Si è conclusa lo scorso mercoledì l’ICPS di quest’anno. La settimana a Zagabria ha chiamato a raccolta 322 studenti da 31 paesi di tutti i continenti (Oceania esclusa, ancora senza aderenti all’IAPS).

La conferenza non è cominciata nel migliore dei modi, il caldo torrido che ci ha dato il benvenuto nella capitale croata ha pesato moltissimo nei due pomeriggi di giovedì e venerdì, dedicati alla scoperta delle tante bellezze della città di Zagabria e nel tour dei tanti laboratori vicini all’università. Poi il clima è andato migliorando relegando nei ricordi i colpi di caldo che hanno messo a dura prova i colleghi del nordeuropa.

È stata una settimana di grande valore accademico, che ha coinvolto appieno gli studenti: nelle sei sessioni dedicate oltre 90 studenti hanno avuto modo di presentare in un breve talk il loro lavoro di ricerca. C’è stato chi ha potuto raccontare della propria tesi e chi ha voluto condividere le proprie passioni: dalla dinamica quantistica di particelle in spazi anti-de Sitter agli innumerevoli fenomeni fisici e chimici coinvolti nella produzione della birra, si è registrata una convinta partecipazione sia delle matricole che di chi si avvia a concludere il proprio PhD.

Vissute con lo stesso spirito dei talk, nelle due poster session della seconda metà della settimana c’è stata la presentazione di oltre 60 poster, bellissime occasioni per mettersi alla prova in un modo ancora più semplice e diretto maturando la propria capacità espositiva.

Talk e poster sono certamente state opportunità di indiscutibile valore, ma non va dimenticato che per entrambi i lavori i tre migliori sono stati premiati con eccezionale generosità da parte degli sponsor dell’evento.

Oltre al prezioso contributo degli studenti, sono state davvero di alto livello le guest lectures tenute dai sei ospiti invitati, che hanno proposto lezioni di vari ambiti: hanno giocato in casa i croati Grisogono (geofisico, con una lezione sulla Bora), Smolcic (giovane astrofisica che ha parlato della dinamica delle galassie) e Denegri (particellare di rilievo di CMS, sulla sua storia e prospettive scientifiche), mentre da oltreoceano sono stati estremamente interessanti e coinvolgenti Phillips (introducendo nella corrispondenza AdS/CFT un parallelo tra buchi neri e isolanti di Mott), Boyle (i tassellamenti non periodici e lo possibili conseguenze in Quantum Gravity) e Pershin (che studia i recenti componenti elettronici con memoria). Le lezioni sono state disponibili in live streaming, e quanto prima speriamo siano pubblicate le registrazioni.

Non è stata solo accademia. Nella giornata dedicata alle escursioni ci si è divisi, destinati ad alcune tra le località più caratteristiche del resto della Croazia: al mare, rafting sul fiume, al castello di Trokascan, nella regione dei laghi… Diverse bellissime proposte, purtroppo spesso condizionate dalla pioggia e dalle carenze organizzative che hanno confermato il limite pratico degli organizzatori croati: tanta buona volontà ma troppi problemi, appuntamenti annullati, orari non rispettati e pochi avvisi. Saranno rabbrividiti gli organizzatori dell’ICPS dell’anno scorso nella tedesca Heidelberg.

Ogni giornata si è conclusa (e ogni serata è cominciata) con quello che è internazionalmente l’evento sociale a misura di studente: birra e musica al baretto vicino all’università. Le serate nel bar gestito dagli studenti di ingegneria nei locali del FER (la facoltà di ingegneria elettronica e informatica che ha ospitato tutta l’ICPS) sono state inizialmente sottotono e sotto le comuni aspettative con la serrata a mezzanotte, ma alla fine ci ha pensato la marea di fisici a costruire, giorno dopo giorno, il clima di festa ed entusiasmo che è culminato nel National Party. Tutte le rappresentanze nazionali si sono organizzate per offrire agli altri partecipanti i piatti tipici del proprio paese, volentieri assieme a dolci e liquori. E non sono mancati lo scambio culturale e la goliardia. L’Italia ha brillato con la suo rumorosa entrata a effetto: ad un’ora dall’inizio della festa ingresso trionfale, a petto nudo e inno di Mameli a pieni polmoni, che ha fatto grande figura (assieme ai chili di pasta al sugo e di tiramisù che avrebbero quasi potuto saziare a tutti).

Entusiasmo e spirito di semiseria (e semi-sobria) cooperazione internazionale che deve continuare ad accompagnare l’AISF, ora a pieno titolo comitato nazionale dell’IAPS dopo l’assemblea generale annuale tenutasi a porte aperte a Zagabria, visti i tanti impegni internazionali che l’aspettano fino al 2017 quando spetterà proprio a Torino organizzare la Conferenza Internazionale! Certo Zagabria ha fissato l’asticella dell’obiettivo minimo piuttosto in basso, ma conviene cominciare a guardare lontano per proporre una settimana memorabile, dandosi appuntamento per l’agosto prossimo per vedere come risponderà Malta, ICPS 2016.