Il grande successo riscosso all’interno degli Istituti che hanno partecipato all’IAPS International School Day (ISD) ha entusiasmato il nostro Comitato Locale e ci ha spinti a organizzare, il 17 gennaio 2017, un’edizione torinese dell’evento: il Torino School Day.

È stata seguita la linea verde dell’ISD: quasi cinquanta studenti provenienti dalla scuola primaria hanno svolto diversi esperimenti legati al mondo dell’energia e dell’ambiente, venendo sensibilizzati ad alcune tematiche riguardanti la salvaguardia degli ecosistemi e la prevenzione, il tutto condito da una grande dose di manualità e creatività. Sono stati realizzati, infatti, numerosi esperimenti coinvolgenti! I partecipanti hanno scoperto l’esistenza dei moti convettivi e hanno sperimentato le conseguenze della pressione. Hanno poi osservato gli effetti negativi di un versamento di idrocarburi in acqua e hanno scoperto le difficoltà del recupero degli animali colpiti. Gli studenti hanno avuto la possibilità di alimentare un orologio grazie alle reazioni chimiche che avvengono tra una componente metallica e l’ambiente acido presente in frutta e verdura e hanno scoperto come la luce bianca sia, in realtà, data dalla sovrapposizione dei tre colori primari, confrontando poi diverse generazioni di lampadine e scoprendo il concetto di consumo e risparmio energetico. Infine, hanno scoperto che anche i fluidi possono manifestare proprietà magnetiche e che la Terra stessa presenta un campo magnetico, non prima di venire sorpresi dal comportamento inaspettato dei fluidi non-newtoniani.

Tutti gli studenti partecipanti hanno dimostrato particolare attenzione e interesse alle tematiche proposte e hanno svolto con incredibile entusiasmo tutte le esperienze. Non esiste modo migliore per riassumere l’entusiasmo e la soddisfazione per la giornata delle parole di Andrea, tutor del Torino School Day: “Ospitare le scuole nel nostro Dipartimento è stato proprio figo. Ancora una volta mi viene ricordato perché sono qui. Non solo perché io stesso abbia imparato molte cose persino improvvisando. Ho visto la meraviglia negli occhi dei bambini che ascoltavano, nelle espressioni di chi faceva gli esperimenti […].”