Jacopo Mazza, studente di laurea triennale dell’Università di Pisa, ha partecipato al primo Particle & Astroparticle Physics Spring Programme, e ci riporta qui le sue impressioni e un commento personale su questa iniziativa:

Ormai sono passate quasi tre settimane dal nostro rientro a casa dopo la visita ai laboratori dell’ENEA, a Frascati, e a quelli dell’INFN al Gran Sasso – un tempo più che sufficiente a reimmergersi nella routine e, soprattutto, nel matto studio pre-sessione. Si sa, tra spazi di Hilbert e trasformate di Fourier è facile smarrirsi: da questo marasma spesso delirante solo ricordi belli e profondi riescono ad emergere.

Non sono probabilmente quelli dei numerosi talks cui abbiamo assistito, per quanto interessanti, intriganti ed estremamente affascinanti: devo ammettere che le mie conoscenze di studente del secondo anno – nemmeno troppo ligio al dovere universitario, in effetti – hanno un po’ limitato l’orizzonte del sapere a me accessibile. I miei compagni di viaggio, loro sì, mi hanno profondamente stupito: giovani con pochissimi anni più di me, impegnati in attività di ricerca di alto livello e già in grado di presentarle con la professionalità e competenza dei veri specialisti. Studenti di università di tutta Europa e oltre, animati dalla stessa grande passione per la Fisica e sempre pronti a condividere il proprio sapere con chiunque abbia la pazienza di ascoltare.

Sopraffatti dalla mole di conoscenza “consolidata” cui ci siamo trovati davanti, per quattro giorni siamo stati immersi in un ambiente ricco di scienza, intriso dei dubbi e delle domande aperte tipiche della ricerca di frontiera, oltre che dell’emozione e del brivido di cui è pervaso chi tenta di sondare ciò che ancora è sconosciuto.

Tornato a casa non ho voluto perdere tempo e mi sono gettato immediatamente sui libri, impaziente di imparare altro e col desiderio di unirmi presto alla schiera di chi può mostrare i frutti del suo lavoro. Mi sono lasciato contagiare dalla passione di chi ci ha raccontato le proprie esperienze ed ho subito consultato la pagina del Progetto FERMI, sul sito dell’AISF, raccogliendo informazioni sulle opportunità di stages e tirocini estivi – se non per quest’anno, almeno per il prossimo.

Poi è arrivata la sessione d’esami, ma questa è un’altra storia…