Il 2 marzo, in un gruppo di circa quaranta studenti, siamo andati a visitare il centro di ricerca LASA (Laboratorio Acceleratori e Superconduttività Applicata) a Segrate in provincia di Milano.

Ci siamo ritrovati dopo pranzo nell’atrio del dipartimento di Fisica e da lì abbiamo raggiunto il centro dove siamo stati calorosamente accolti dal Professore Massimo Sorbi. Per iniziare ci siamo accomodati in sala conferenze e a turno quattro ricercatori del centro: Dario Giove, Flavia Maria Groppi Garlandini, Paolo Michelato e lo stesso Prof. Sorbi, hanno esposto nella maniera più chiara possibile la loro attività senza tralasciare di riservare spazio a domande e curiosità. Ci hanno parlato dalla scoperta della superconduttività, delle differenze tra i superconduttori di tipo uno e due e delle nanoparticelle e della loro applicazione nella theragnostic medicine per citare solo alcuni degli argomenti trattati. Sono stati mostrati anche i percorsi di studio volti a specializzare gli studenti verso i rispettivi ambiti, le opportunità di lavoro offerte e le collaborazioni del centro.

Terminata questa prima fase di presentazioni siamo stati divisi in quattro gruppi e affidati ai ricercatori che ci hanno mostrato ognuno una differente area di lavoro del LASA. E’ stato molto affascinante poter entrare nei laboratori di progettazione delle cavità RF, vedere la camera bianca in cui sono testate e i criostati in cui viene mantenuto l’elio a una temperatura di 4 K. Di grande interesse anche i laboratori dedicati alle applicazioni in ambito sanitario, in cui ad esempio si studiano i possibili danni causati all’organismo dall’infiltrazione di nanoparticelle nei tessuti, e l’officina del centro in cui due tecnici ci hanno mostrato come si costruisce componente per componente una cavità RF.

Insomma mercoledì è stato possibile soddisfare gli interessi di tutti e ad avere una panoramica di cos’è LASA e di cosa si occupa. Inoltre la visita è stata resa ancora più piacevole dalla grande disponibilità di tutti gli addetti ai lavori desiderosi per primi di renderci partecipi della loro attività, e dal rinfresco finale gentilmente offerto dal Laboratorio in cui Professori e studenti hanno potuto confrontarsi prima di tornare a casa. Questo non fa che confermare ancora una volta che una realtà come AISF fosse proprio quello che mancava presso la nostra Università.

Si ringrazia tutto il personale del LASA, tecnici e ricercatori. Un particolare ringraziamento va al Professore Massimo Sorbi che ha reso possibile l’organizzazione di questa visita. Si spera in futuro che iniziative come questa siano realizzate in numero sempre crescente e che sempre più studenti desiderino parteciparvi.